I beni archeologici risalenti all'Età Preistorica e Protostorica presenti nel Golfo di Patti, nonché le numerose testimonianze storico-monumentali disseminate nel territorio, fanno di questo territorio uno scrigno di storia e cultura di incommensurabile valore.
PATTI
Il nome della città Epacten ha origini greche, vuol dire “sulla sponda”, ed oltre ad indicare la sua invidiabile posizione geografica, a metà strada tra Capo Calavà e Capo Tindari, ne suggerisce il suo pregevole passato, le cui tracce di storia si evincono tanto dai siti archeologici della Villa Romana o della Polis greca Tyndari, quanto dal suo centro storico medievale arricchito da monumenti, musei, chiese e palazzi signorili.
OLIVERI
Il primo nucleo abitativo nei pressi di Oliveri fu fondato sul monte Tindari dai Dori, i cui abitanti, fin dall'inizio, utilizzarono il paese come centro costiero. Come tutta la Sicilia passò, poi sotto il dominio romano divenendo nota per la grande pescosità del suo mare.
Il primo a tramandare il nome Oliveri fu il geografo Edrisi, che nel dodicesimo secolo raccontò di Labiri, vecchio nome di Oliveri, in una delle sue opere. descrivendola "un bello e grazioso casale, con un grande castello in riva al mare, delle case, delle buone terre (…) dei ruscelli perenni sulle sponde (…) con un bel porto nel quale si fa copiosa pesca di tonno".
Proprio il Castello fu il centro attorno al quale si andò poi formando il borgo, quasi interamente abitato da pescatori specializzati nella cattura dei tonni.
TERME VIGLIATORE
Terme Vigliatore deve il suo nome alla sua ricca sorgente di acque termali, nota sin dall’antichità per le sue proprietà terapeutiche, che oggi attrae numerosi appassionati del “turismo-benessere”. L’antico nome della sorgente era Fonte di Venere e viene citata sin dagli scritti di Plinio il Vecchio, scienziato naturalista del I secolo dopo Cristo. Dello stesso periodo è la Villa Romana, riportata alla luce negli anni ’50 del secolo scorso, che oggi può essere considerata una delle più rappresentative residenze patrizie dell’Alto Impero presenti in Sicilia.
BARCELLONA POZZO DI GOTTO
E’ il Comune più popoloso della provincia, dopo Messina.
La storia di Barcellona Pozzo di Gotto ha radici antichissime, testimoniate da numerosi siti archeologici come la Necropoli greca sul monte S. Onofrio, fonte di preziosi reperti, alcuni dei quali conservati al British Museum di Londra. Il centro cittadino offre, invece, un ottimo esempio d’arte moderna, grazie alla presenza del monumento “Seme d’Arancia”, opera del famoso scultore barcellonese Emilio Isgrò.
MILAZZO
L’antica Mylae, che sorge su una penisola protesa verso le Isole Eolie, per la sua posizione geografica, i fasti del suo passato, il valore del suo patrimonio artistico, la vastità delle sue vedute, la ricchezza della sua flora mediterranea, è un centro primario di attrattiva turistica e culturale.
Tra i tanti monumenti e siti di interesse che arricchiscono il suo patrimonio, sicuramente il Castello si conferma il principale luogo di richiamo. Monumento nazionale, si erge sul paesaggio alla sommità dell’antico Borgo rappresentando uno dei complessi fortificati più grandi d’Europa.